sarà che comincio ad affaticarmi parecchio nel mio lavoro di scrittura forzata.
ergo, il cortocircuito.
listening to:>> stereolab: percalcolator
così, ieri sera, dopo-studio,mi riservo il solito film. before sun...set. pareva un pò troppo romantico ma perfetto: due s incontrano e s innamorano subito a parigi. insomma, paris in primis, ethan hawke poi, la trama col viaggio, e il commento favorevole di un altro blogger entusiasta, m avevano troppo incuriosito..ricerca trailer, ricerca della synopsis, ricerca del file, download del film, download dei sottotitoli per non perdermi manco una virgola della storia. lo dico pure a s. il quale mi dice che lui lha visto ma "before sunrise" e ambientato in ungheria. e io a convincerlo,"ma no, questo è parigi,e poi questo è nuovo,2004,ancora qui non è uscito".
inizio a vedere il film, i 2 si sn già incontrati pare una prima volta, one night stand, lei salta l appuntamento per l anno successivo a vienna, si ritrovano a parigi,dieci anni dopo, lui scrittore americano in tappa-promozione-best-seller in europea,con le ore contate prima di ripartire, lei, ambientalista convinta e intellettuale agguerrita , gli fa l improvvisata nella piccola libreria. cominciano a parlare del piu e del meno. io m aspetto, fiduciosa, un flashback, forse un bacio,una rimonta del film all'indietro,almeno parigi,ma a parte la chiacchiera e notre dame vista alla lontana e un café e un cavalcavia che pareva il ponte della library a warwick e un giro in bateau-mouche non s è visto nient'altro che una camminata dei due e le chiacchiere di due trentenni che all'inizio del film sembrano vivere vite invidiabili e poi si scoprono come 2 sfigati. dunque a parte la demolizione di personaggi e attore attraverso la chiacchera o più spesso la blaterazione, ben poco altro resta del film se non la stessa Chiacchiera. ethan hawke è persino bruttino e scarnito.che è successo alla sua bocca e ai suoi denti?. lei ha anche un certo fascino,anche per i mezzi affabulatori , anche per l' affinità linguistica ( è francese).ma è in parti uguali logorroica e nevrotica.dice pure male dei parisiens, giudicandoli musoni, e preferendo a questi il perenne buonumore americano, gente alla "-how u doing?-- great-". yeah.
dunque alla fine mi arrendo alla realtà dei fatti (troppo tardi, quando lei comincia a piangere in taxi perché quella memorabile "one night stand" le ha pregiudicato la successiva vita sentimentae e lui le confessa il fallimento della sua vita matrimoniale per lo stesso motivo, per quella stessa "Serata",sti c***), e alla saggezza campisiana. il film, quello bello, c era già stato semmai dieci anni prima nel plot e nella pellicola di chissa quanti anni prima. in ungheria. la seconda puntata della liaison, quella parigina, un poco malriuscita devo dire, mi fa passare la voglia di cercare la prima puntata, insomma il film "bello", e di godere della versione naive e spensierata, direbbe la Céline del film, di loro stessi ringiovaniti (lo stesso s. mi rassicura a telefono sulla prestanza di ethan nell'opera prima. ok, ma lei almeno tace durante la "Serata" al parco?). Forse sarebbe inutile spiare la bontà di una notte . se si conosce già l esito un poco eccesivamente sfigato della coppia dal mattino a prima del tramonto. Insomma delusione. Speriamo vada meglio ai due, se coppia saranno,il resto della vita.ma il titolo sembra non preludere al meglio.
questa, la mia notte.700mila megabite (attesi alungo, guadagnati a fatica al costo di un maldischiena intermittente per le troppe ore a scrivere in una posizione, sulla sedia-non la piu comoda per me che studio sui letti- ,per sfruttare la connessione internet-) finiscono troppo malamente nel cestino .
stamattina:
-----> antefatto: il pomeriggio prima:
si sa che quando sono di buonumore, se è immotivato, è stato deciso dalla farfalla della mia mente (quella che chiamavo suggestivamente così un tempo). cosi ero di buonumore e avevo scherzato con s. alla "svendita della sua tesi" che lui di tanto in tanto generosamente mi regala a pezzi per aiutarmi nella preparazione della mia (grazie!) , e mandavo cuori ad a. che manco mi rispondeva, insomma malgrado la stanchezza e le Ore ero allegra...ma le mie fossette facevano cilecca. Ad un certo punto solo mani e mente si divertivano e la mia faccia forse sonneggiava. chi mi vedeva s'inquieta e telefona, ma...si sa io quanto mi curo dei telefoni (abitudine che a wk sè consolidata, fino al totale disabitudine all'uso)
--->questa mattina telefona per chiedere.
dedizione intatta(non altro qui pro quo ;-)).
Thursday, November 18, 2004
qui pro quo
Posted by Vera at 3:48 PM
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