quando ero piccola e giocavo e mi travestivo da grande non usavo mai i trucchi. ma volevo i capelli lunghi. così mettevo prima una gonna gialla, giallissima, della benetton zerododici di maglina con una balza piu lunga verso la parte centrale avanti e indietro, cosi parevano scalati , e io quasi sempre li attaccavo con una pinzetta o un fermacapelli cosi magari sembravo meno idiota di come effettivamente sarebbe potuta sembrare una bambina con una ridicola parrucca di gonna in testa.pero non era pesante e nn cadeva quasi mai salvo qualche volta lasciar apparire qualche capello rossiccio.mai piu ho voluto essere bionda.
poi mi ero stufata di capelli cosi lunghi e quando volevo fare la ragazza dai capelli dritti dritti, a spaghetti, come quell'amica che si chiamava moanda, mi mettevo il gonnellino che usavano a carnevale i bambini per vestirsi da cannibali, cioè quello di ciocche di rafia colorata.
l'effetto era molto piu verosimile e cosi anche se a volte quando mi facevo le trecce da dietro si vedeva la mia testa e anche se le ciocche erano in technicolor io me ne fregavo, perché allo specchio vedevo capelli dritti e acconciabili a coda, col codino con trecce con codine con treccia con la riga laterale che mi arrivavano sulle spalle quando erano sciolti e che mi scendevano davanti agli occhi o sul petto quando fingevo di camminare per una strada.
poi avevo smesso di giocare. e i capelli erano rimasti solo quelli miei. bel colore hanno detto tutti e ovunque. e ora c è chi pensa nn sia quello mio. cavolo.ognuno vede quello che vuole vedere come dei bambini. tante volte li ho tagliati. poi è arrivato il tempo in cui forse con un muto patto tra me e la bambina che giocava a fare la ragazza sn cominciati a crescere. finche ieri mi guardo allo specchio e realizzo che sn i capelli che volevo ,
con la stessa forma, la stessa lunghezza e fattura che volevo.
ora quando si comportano come immaginavo, cioè quando mi muovono e si muovono con me, nn ci faccio caso. però nn mi è difficile ripensare a quel tempo, cosi guardandomi ieri ho sorriso a me stessa e al desiderio che prima o poi s 'avvera.
Wednesday, November 10, 2004
la gaia pazienza
Posted by Vera at 8:13 PM
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